Il carciofo è il re assoluto del nostro orto in questo momento.
Buono in tutte le salse, si presta a decine di ricette diverse e per di più fa anche bene!
Ma qual è la sua storia?
Il carciofo era già conosciuto al tempo degli antichi Egizi sia per scopi fitoterapici che alimentari. Gli Etruschi lo portarono in Italia: sono numerose le raffigurazioni di foglie di carciofo su capitelli e bassorilievi nei templi egiziani ed orientali.
Nonostante la storia e la bontà del carciofo, quest’ultimo è spesso paradigmatico per indicare qualcosa di non avvenente: “Sei brutto come un carciofo!”.
Nulla di più scorretto!
Narra la leggenda che Zeus, il re degli dei, un giorno si innamorò di una ninfa bellissima chiamata Cynara.
Cynara aveva un volto luminoso e la pelle rosata, occhi verdi dalle rarissime sfumature viola, un corpo snello e proporzionato e un portamento elegante e flessuoso.
Aveva lunghi capelli color cenere e proprio per questo si chiamava Cynara (che significava, appunto, cenere).
Quando Zeus cominciò a farle la corte, lei lo rifiutò.
Zeus però non desistette, anzi. Dopo numerosi tentativi comprese però che Cynara non avrebbe mai ceduto alle sue lusinghe e si arrabbiò. Zeus riteneva inaccettabile che una ninfa rifiutasse il corteggiamento del re degli dei, perciò in un moto d'ira decise di trasformare la fanciulla in un vegetale che in qualche modo le somigliasse: verde, spinoso e rigido all'esterno, come era stato il carattere orgoglioso e volubile di Cynara, ma dentro doveva custodire un cuore tenero e dolce, come l'animo della ragazza, e doveva avere delle sfumature violacee, proprio come i suoi occhi.
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